Vertice a Parigi per l’Ucraina: Europa dei “volenterosi” e USA cercano convergenza sulla pace

Macron ospita all’Eliseo i rappresentanti di Stati Uniti, Ucraina, Regno Unito e Germania per discutere di cessate il fuoco

• La delegazione ucraina punta a un cessate il fuoco completo e sostenibile
• Mosca critica duramente l’iniziativa definendola “vertice della cricca fascista”
• Il formato E3 (Francia-Gran Bretagna-Germania) proseguirà con un nuovo incontro a Londra

Un importante vertice diplomatico si è svolto ieri a Parigi, dove il presidente francese Emmanuel Macron ha riunito rappresentanti di Stati Uniti, Ucraina, Regno Unito e Germania per discutere possibili vie verso la pace in Ucraina. L’incontro, organizzato su iniziativa dei “volenterosi” europei, ha visto la partecipazione del segretario di Stato USA Marco Rubio, accompagnato dall’inviato presidenziale per l’Ucraina Keith Kellogg e da Steve Witkoff, consigliere diplomatico di Trump.

La delegazione ucraina, guidata dal capo dell’amministrazione presidenziale Andriy Yermak e composta dai ministri degli Esteri e della Difesa, ha posto l’accento sulla necessità di raggiungere “un cessate il fuoco completo” e sul “coinvolgimento di un contingente militare multinazionale per garantire una pace sostenibile”.

Macron ha definito l’incontro “un’occasione importante” che ha mostrato “forte convergenza sui temi di una tregua immediata e di una pace solida e duratura, oltre che sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina”. Il formato E3 (Francia-Gran Bretagna-Germania) “ha mostrato di funzionare”, secondo fonti dell’Eliseo, e proseguirà con un nuovo appuntamento a Londra la prossima settimana.

La reazione di Mosca non si è fatta attendere: Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di Sicurezza nazionale, ha ironizzato parlando di “vertice della cricca fascista dell’Ucraina” arrivato a Parigi per discutere “quante bare saranno pronti ad accettare dopo lo schieramento di truppe della coalizione dei volenterosi”. Il Cremlino ha inoltre ribadito che “il binario principale del processo di risoluzione dell’Ucraina è rappresentato dai contatti Russia-USA”, cercando di marginalizzare il ruolo europeo nei negoziati.

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