La proposta di emendamento al Patto su migrazioni e asilo rischia di compromettere il diritto d’asilo secondo gli osservatori
- La Commissione propone una lista UE di Paesi di origine sicuri che include Bangladesh, Egitto e Tunisia
- Giorgia Meloni ha espresso soddisfazione per l’iniziativa della presidente von der Leyen
- La proposta permetterebbe di rigettare richieste d’asilo dichiarandole “manifestamente infondate”
La Commissione Europea ha presentato una proposta che potrebbe modificare radicalmente il sistema di asilo nell’Unione. Si tratta di un emendamento al Patto su migrazioni e asilo, già approvato dal Parlamento Europeo ma operativo solo dal giugno 2026. La proposta introduce una lista comune di Paesi considerati “sicuri”, permettendo procedure accelerate per i richiedenti asilo provenienti da tali nazioni. Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha accolto con favore l’iniziativa, vedendola come una soluzione ai problemi legati ai centri in Albania, il cui destino è legato a una sentenza della Corte di giustizia europea prevista prima dell’estate. I critici sostengono che questo approccio rischia di trasformarsi in un automatismo che ignora le specificità individuali, riducendo drasticamente le possibilità di ottenere protezione internazionale e limitando il diritto a un ricorso effettivo.