Lutto nazionale di cinque giorni scatena dibattito sul 25 aprile

Governo chiede sobrietà per le celebrazioni della Liberazione durante il periodo di lutto per Papa Francesco

  • L’Associazione nazionale ex deportati contesta le dichiarazioni del ministro Musumeci
  • Il presidente dell’ANED Venegoni definisce “scandalose” le parole sulla sobrietà delle celebrazioni
  • Palazzo Chigi conferma l’invito alla moderazione per tutte le manifestazioni pubbliche

Il Consiglio dei ministri ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, periodo che includerà la data del 25 aprile, giorno in cui si celebra l’anniversario della Liberazione d’Italia. La coincidenza ha generato un acceso dibattito politico dopo che il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha dichiarato che le cerimonie commemorative dovranno svolgersi “con sobrietà”. Le sue parole hanno provocato l’immediata reazione dell’Associazione nazionale ex deportati, il cui presidente Dario Venegoni ha definito tali affermazioni “scandalose” e “sfacciate”, interpretandole come un tentativo di ridimensionare l’importanza della ricorrenza. Nonostante le polemiche, Palazzo Chigi ha ribadito ufficialmente l’invito a mantenere un tono consono alla circostanza del lutto papale durante tutte le manifestazioni pubbliche previste in questo periodo. La sovrapposizione tra il lutto per la scomparsa del pontefice e le celebrazioni per gli ottant’anni dalla Liberazione rappresenta un caso inedito che sta mettendo alla prova l’equilibrio istituzionale nel rispetto di entrambi gli eventi di grande rilevanza storica e simbolica per il paese.

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