Impara a verificare con semplici tecniche lo stato dei tuoi pneumatici, prolungandone la durata e garantendo maggiore sicurezza sulle strade
- Controllo del battistrada e profondità del solco per prevenire l’aquaplaning
- Verifica della pressione corretta per ridurre consumi e usura anomala
- Identificazione di danni visibili e segni di deterioramento precoce
Gli pneumatici rappresentano l’unico punto di contatto tra il veicolo e la strada, svolgendo un ruolo fondamentale per la sicurezza di guida. Il controllo regolare delle gomme non è solo una questione di manutenzione ordinaria, ma una vera e propria misura preventiva che può salvare vite.
Molti automobilisti tendono a trascurare questo aspetto, ricordandosi degli pneumatici solo quando presentano problemi evidenti o in occasione del cambio stagionale. Eppure, con pochi minuti di attenzione periodica, è possibile individuare precocemente segni di usura anomala o danni che potrebbero compromettere la sicurezza di guida.
La verifica della profondità del battistrada è il primo e più importante controllo da effettuare. Il battistrada svolge la funzione essenziale di drenare l’acqua dalla superficie di contatto, prevenendo il pericoloso fenomeno dell’aquaplaning. La normativa italiana prevede una profondità minima legale di 1,6 mm, ma gli esperti di sicurezza consigliano di sostituire gli pneumatici quando si scende sotto i 3 mm, specialmente per la guida in condizioni di pioggia.
Per misurare la profondità del battistrada non servono strumenti professionali: una moneta da 1 euro inserita nel solco principale può fornire un’indicazione approssimativa. Se la parte dorata esterna della moneta (quella da 3 mm) rimane visibile, è consigliabile pianificare la sostituzione del pneumatico. Per un controllo più preciso, è possibile acquistare un misuratore di profondità del battistrada, strumento economico disponibile nei negozi di autoricambi.
È importante verificare la profondità del battistrada in più punti, poiché l’usura non uniforme è spesso indicativa di problemi più seri, come un errato allineamento delle ruote o ammortizzatori deteriorati. Un’usura maggiore sul lato esterno o interno suggerisce problemi di campanatura, mentre un’usura centrale è tipicamente associata a una pressione eccessiva.
Il controllo della pressione rappresenta il secondo aspetto fondamentale della manutenzione degli pneumatici. Una pressione non corretta influisce negativamente su sicurezza, consumi e durata delle gomme. Pneumatici sgonfi aumentano la resistenza al rotolamento, incrementando il consumo di carburante fino al 4%, mentre una pressione eccessiva riduce l’aderenza e il comfort di guida.
La pressione va verificata quando gli pneumatici sono freddi, preferibilmente al mattino o dopo che il veicolo è rimasto fermo per almeno tre ore. I valori di riferimento sono indicati nel manuale d’uso del veicolo e spesso anche su un’etichetta applicata all’interno dello sportello del carburante o sul montante della portiera del conducente. È consigliabile controllare la pressione almeno una volta al mese e prima di lunghi viaggi.
Un manometro portatile rappresenta un investimento modesto ma prezioso per effettuare questo controllo in autonomia. In alternativa, la maggior parte delle stazioni di servizio dispone di compressori con manometro integrato, sebbene questi possano risultare meno precisi di quelli professionali.
L’ispezione visiva degli pneumatici permette di individuare danni come tagli, rigonfiamenti o oggetti conficcati nel battistrada. Questi problemi, se trascurati, possono evolvere in forature o cedimenti strutturali. Un rigonfiamento sulla spalla o sul fianco del pneumatico indica un danno alla struttura interna e richiede la sostituzione immediata, indipendentemente dallo stato del battistrada.
Durante l’ispezione visiva, è opportuno verificare anche lo stato delle valvole, che con il tempo possono deteriorarsi causando lente perdite d’aria. Un cappuccio della valvola mancante o danneggiato dovrebbe essere sostituito prontamente per evitare l’ingresso di polvere e umidità.
L’età degli pneumatici è un fattore spesso sottovalutato. Anche se il battistrada presenta ancora una profondità adeguata, la gomma tende a indurirsi con il tempo, perdendo elasticità e aderenza. Gli esperti consigliano di sostituire gli pneumatici dopo 5-6 anni, indipendentemente dal chilometraggio percorso. L’età può essere determinata dal codice DOT impresso sul fianco: le ultime quattro cifre indicano la settimana e l’anno di produzione (ad esempio, “2519” significa che il pneumatico è stato prodotto nella 25ª settimana del 2019).
Le crepe sulla superficie della gomma, specialmente sui fianchi, sono un chiaro segnale di invecchiamento e indicano che il materiale ha iniziato a deteriorarsi. Questo fenomeno, noto come “crazing”, è accelerato dall’esposizione prolungata ai raggi UV e da condizioni climatiche estreme.
Un aspetto spesso trascurato è la rotazione periodica degli pneumatici, pratica che permette di uniformare l’usura e prolungarne la vita utile. Le ruote anteriori, specialmente sui veicoli a trazione anteriore, tendono a usurarsi più rapidamente. Invertire la posizione degli pneumatici ogni 10.000-15.000 km può garantire un’usura più uniforme e una maggiore durata complessiva.
Infine, è importante prestare attenzione ai segnali durante la guida: vibrazioni, rumorosità eccessiva o tendenza del veicolo a “tirare” da un lato possono indicare problemi agli pneumatici o all’assetto. Questi sintomi non dovrebbero mai essere ignorati, poiché potrebbero segnalare condizioni potenzialmente pericolose.
Il controllo autonomo degli pneumatici non sostituisce la manutenzione professionale, ma rappresenta un complemento essenziale per garantire sicurezza e prestazioni ottimali. Dedicare pochi minuti al mese a questa semplice routine può prevenire problemi più seri, risparmiare denaro e, soprattutto, aumentare significativamente la sicurezza di ogni viaggio.
- Verifica regolarmente pressione e profondità del battistrada con semplici strumenti
- Controlla visivamente tagli, rigonfiamenti o oggetti conficcati nel pneumatico
- Monitora l’età degli pneumatici e sostituisci anche se il battistrada sembra buono
