Confindustria: dazi USA minacciano industria italiana

L’associazione degli industriali lancia l’allarme sugli effetti devastanti dei dazi americani sull’economia europea

  • Rischio di crisi strutturale per il settore manifatturiero
  • Stima di -0,3% di crescita del PIL italiano nel biennio 2025-2026
  • Commercio mondiale previsto in stagnazione con calo del 2-2,5%

Confindustria avverte che i dazi imposti dagli Stati Uniti potrebbero provocare una crisi strutturale nell’industria italiana ed europea. Secondo il rapporto “Congiuntura Flash” di aprile 2025, l’economia italiana affronta sfide significative nonostante il taglio dei tassi d’interesse. L’incertezza generata dai continui annunci sui dazi e le barriere commerciali già implementate stanno frenando gli scambi internazionali e le decisioni di investimento. Il presidente Trump ha imposto dazi del 10% sulla maggior parte delle importazioni USA e tariffe del 25% su acciaio, alluminio e autoveicoli, con un aumento complessivo stimato del 28% sulle importazioni americane. Le barriere tra Stati Uniti e Cina hanno raggiunto livelli record: 145% sui beni cinesi e 125% su quelli americani. Il Centro Studi Confindustria prevede che dazi e incertezza causeranno una minore crescita del PIL italiano di -0,3% nel biennio 2025-2026, con un calo dell’export di beni (-1,2%) e degli investimenti in macchinari (-0,4%). Gli Stati Uniti rappresentano la prima destinazione extra-UE per export italiano, con il settore manifatturiero particolarmente esposto.

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